Tra cielo e terra nelle Saline trapanesi

·

C’è un momento della giornata, nella punta occidentale della Sicilia, tra le sette e le otto della sera, dove terra, mare e cielo si fondono e danno vita a dei colori unici, che nemmeno un pittore dell’impressionismo sarebbe in grado di replicare.

Qui, tra Trapani e Marsala, sorgono le saline, patrimonio naturalistico riconosciuto come Zona di Protezione Speciale e Zona Speciale di Conservazione.

La Salina di Nubia è oggi una Riserva che si estende per 1000 ettari. Oltre ad essere tra le ultime saline rimaste produttive in Sicilia sono anche uno scrigno di biodiversità, in cui attività produttive e conservazione della natura coesistono.


LE ORIGINI

Qualcuno attribuisce la nascita delle saline trapanesi a epoche anteriori alla nascita di Cristo.

Si pensa che intorno al V secolo a.C., i Fenici abbiamo iniziato a lavorare il sale su queste coste, forti della propria espansione commerciale nel Mediterraneo e della grande ricchezza che il sale conferiva loro in termini di potere politico ed economico.

Testimonianze più concrete della presenza delle saline a Trapani si hanno grazie alla documentazione di epoca normanna. A partire da quell’epoca infatti il sale divenne monopolio dello stato, sotto la guida di Federico di Svevia. La produzione statale continuò a esistere anche sotto gli Angioini, che la considerarono un’economia strategica per il potere in Sicilia.

L’apice della produzione e del commercio di sale a Trapani venne raggiunto e documentato dalle testimonianze di epoca spagnola.

Nel 1600 Trapani si trasforma nel più grande porto mediterraneo per il commercio del sale.

© foto di Salvatore Giambelluca

L’ABBANDONO

Con l’arrivo della Prima e Seconda Guerra Mondiale, le saline di Trapani cominciano un lento declino. Molte saline furono abbandonate o disattivate lasciando un panorama desolato sulla costa occidentale della provincia.

In questo scenario, seguito da alluvioni devastanti e continue guerre commerciali per il dominio del mercato del sale, compare l’ombra dell’urbanizzazione selvaggia.


LA RINASCITA

Per salvare le Saline dalla dalla cementificazione, grazie alla forza di pochi produttori, negli anni novanta le saline di Trapani sono state riattivate e potenziate al fine di preservare l’ecosistema uomo-natura dal grande patrimonio naturalistico.

È così che nel 1995 nasce la Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, gestita dal WWF Italia.

Grazie alla loro naturale umidità, le saline sono anche il luogo perfetto per ammirare uccelli rari e gruppi di volatili migratori come i fenicotteri bianchi e i fenicotteri rosa, simbolo delle Saline di Marsala e di alcuni locali che se ne sono appropriati.


IL MUSEO DEL SALE

Le Saline Culcasi, a Nubia, sono tra le più conosciute nel territorio trapanese, all’interno vi è il Museo del Sale inserito nella guida ufficiale dell’Unione Europea dedicata ai musei del Mediterraneo, è posto all’interno di un antico baglio.

Tra le mura in pietra, il museo accoglie un mulino in ottimo stato di conservazione, adibito alla molitura dei cristalli: i mulini rappresentano, insieme alle variopinte saline, un paesaggio unico in tutto il Mediterraneo.

Il museo è visitabile tutto l’anno, all’interno sono disponibili molte informazioni sulle attività e pannelli di ricostruzione per fasi del ciclo lavorativo, oltre ad antichi strumenti di lavoro dei salinari e fotografie in bianco e nero.

Grazie ad un percorso guidato si può scoprire e rivivere la storia che caratterizza questo territorio della Sicilia Occidentale.

Oltre al museo, in alcuni periodi dell’anno all’interno delle Saline Culcasi è aperto un ristorante-bar dove è possibile consumare aperitivi e cene a pochi passi dalle vasche delle saline, immersi in un’atmosfera suggestiva e ricca di colori. Il menù è vario con prezzi nella media e la qualità del cibo è alta.


Visitare le Saline è un’esperienza che consiglio di fare a tutti coloro che arrivano nella punta occidentale della Sicilia. La parte di costa che collega Trapani a Marsala è tra le più belle della regione, soprattutto nelle ore che precedono il tramonto.

È opportuno affidarsi ad una guida turistica, anche per non limitarsi solo ad osservare luoghi e strumenti che hanno una grande storia, e che ci raccontano come il passato può essere presente ancor prima di futuro.

Via Chiusa, snc Nubia ( TP )
https://www.salineculcasi.it/
@salineculcasi

Pagine: 1 2 3

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *