Misteri di Trapani, un’antica devozione che flette

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Da quando la città di Trapani mi ha adottato, ho provato a prendere usi e abitudini dei miei nuovi concittadini trapanesi. Tra questi c’è la giornata del venerdì santo, quando la città diventa un meraviglioso teatro all’aperto per la processione dei misteri: 20 gruppi statuari che rappresentano la passione e la morte di Cristo vengono portati in processione a partire dalle ore 14.00 del venerdì santo per quasi 24 ore.

Sulle spalle un’antica devozione che si flette su assi di legno. Un movimento lieve, come una danza che annaca l’anima. La condivisione dei i corpi, le facce stanche, sorrisi sofferenti di chi regge statue immortali da quattro secoli di storia.

Questo è il popolo di Trapani con i suoi Misteri. Un giorno in cui si condivide l’amore per le strade della città. Dal giorno alla notte. La musica, le luci, il silenzio. Insieme, abbracciati. Le emozioni oltre il tempo.

Quest’anno mi mancherà muovermi tra quelle strade e fotografare la passione dei trapanesi, per cui condivido alcuni scatti fatti lo scorso anno.

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