Te piace ‘o presepe?

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Un madonita “Luca Cupiello” per amico.

Quel gran genio del mio amico Mirco e io ci conosciamo dall’asilo. Siamo cresciuti insieme, non molto in altezza, io molto in umorismo demenziale, lui spropositatamente in talento artistico.

Mirco è l’erede di quattro generazioni di falegnami, è cresciuto con il legno e gli strumenti del mestiere. Alle elementari, mentre noi compagni realizzavamo maldestri lavoretti astratti privi di ogni estro creativo, lui ci umiliava tutti riproducendo perfette miniature di strumenti musicali in legno. 

Da quando nel 2011 si è diplomato alla “Scuola dei Mastri Liutai e Architettai” di Gubbio, posso ufficialmente vantarmi in giro di avere un amico liutaio; non è certo una fortuna da tutti poter conquistare l’attenzione con un argomento come: “Sapete, il mio più caro amico è un liutaio”.

Quando poi mi metto a descrivere la sua bottega di liuteria nel cuore di Petralia Sottana, gremita di strumenti musicali tra i più svariati: chitarre classiche e battenti, mandolini, violini e viole, piffere e zampogne dai decori raffinatissimi, e poi i trucioli, la segatura, e l’odore di colla, olii e cera che permeano l’ambiente, rimangono tutti affascinati, anche solo a sentirmi parlare. Infine, quando prometto che magari, un giorno, li porterò a visitarla, li ho praticamente conquistati.

Ma con un artista per amico non ci si annoia mai, e così da qualche tempo Mirco si è incaponito su un nuovo progetto: la realizzazione di un presepe in stile napoletano del ‘700.


Da sempre appassionato di cultura partenopea, negli ultimi anni si è cimentato nella riproduzione minuziosa di statuette in creta di circa 35 cm (il termine tecnico è pastori), sperimentando tecniche artistiche come il taglio e cucito, la lavorazione del vetro e dei metalli, l’utilizzo dei colori a olio e l’invecchiamento del legno.

Durante il suo lungo e certosino lavoro artigianale – in cui ha praticamente emulato il personaggio di De Filippo in “Natale in casa Cupiello” – gli ho chiesto di non mostrarmi nulla, per non rovinarmi la sorpresa e procurarmi, a lavoro ultimato, una sindrome di Stendhal. Perché, che il suo progetto alla fine sarebbe stato un capolavoro, conoscendolo, era praticamente una certezza.


E infatti, sindrome di Stendhal fu. Quando l’8 dicembre ha presentato la sua opera all’Episcopio della Cattedrale di Cefalù, un “ooooh!” di meraviglia ha attraversato la sala.

Anatomie perfette si rivelano in ogni singola ruga, torsione del corpo, espressione del volto, armonia delle forme, e negli occhi così espressivi che sembrano parlare da soli.

Se lo sguardo dell’osservatore si posa poi sui più piccoli dettagli, non potrà non notare la perfezione dell’intaglio dei gioielli, l’accuratezza di ogni acino d’uva, la rifinitura degli abiti, la scenografia (scoglio) curata in ogni particolare.

No, in questo caso il mio racconto non può bastare, e neppure le foto.
Bisogna andarlo a visitare di persona.

L’opera (ancora in divenire, oggi è composta da 24 pastori ma ne prevederà circa 70) può essere visitata per tutto il periodo natalizio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 nell’Episcopio della Cattedrale di Cefalù, la struttura che si trova alla sinistra del Duomo.

Se siete tanto fortunati da incontrare l’artista durante la vostra visita, vi spiegherà il significato allegorico che si cela dietro a ogni personaggio.

Tempestatelo pure di domande, ditegli che vi mando io.

Cefalù (Pa)
Da venerdì 8 dicembre a domenica 7 gennaio, dalle 17 alle 20
www.facebook.com/tempradarmadillo
@tempra_di_armadillo_

Una risposta a “Te piace ‘o presepe?”

  1. Avatar Fabio Bonanno
    Fabio Bonanno

    Dall’asilo che fai questo..e ti e sempre riuscito bene. Complimenti per l’articolo e la carriera che hai davanti.

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